Le coscienze incarnate in un determinato periodo, che l’uomo chiama “storico”, creano gli eventi che queste coscienze, questo “sentire”, “devono” vivere. Infatti, ogni evento della vita collettiva e individuale è dettato dalle esigenze evolutive di chi lo vive. Per come la valutano i posteri, la storia è perciò un’illusione. Gli eventi passati non possono essere utili all’umanità successiva, perché questa ha bisogno di “altri” eventi, che soddisfino le “sue” esigenze evolutive. Chi studia, per esempio, la storia medioevale narrata in questo libro, la può conoscere solo con la “mente” e non con la “coscienza”. La sua coscienza, infatti, non ha più bisogno della vita medioevale, poiché si è incarnata in un periodo storico successivo, che già contiene le esperienze di tutti i periodi precedenti. Il tragitto delle nostre vite segue sempre la “freccia della storia” che non può essere una “maestra di vita” per i posteri, perché ogni umanità è, insieme, la creatrice e l’alunna della vita che vive, e solo di quella che, nella perfezione del Tutto, è la migliore per lei.
Aracne Editore – 2018